annalisa davanti al mare

Un labirinto, il mondo, che su di sé l’uomo incolla; una grande sfera affollata da minuscole/dinamiche/laboriose figure che la percorrono senza fine e senza scopo, se non quello di preservare caparbiamente, da sempre nell’identificazione del proprio carcere… e di una fitta ragnatela di strade, che periodicamente su di quell’unica grande spiaggia lo conduca, dove appoggiato su morbide sabbie o immerso in tiepide acque, possa alleviare la propria anima dal peso di quello stupido/pesante /fragile involucro che lo opprime…
Paolo Diani – Annalisa davanti al mare

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